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#5 ARCHITETTURA PT.1

Il mio rapporto con l' architettura è sempre stato particolare ed intenso. Ho sempre vissuto l' architettura come una massima espressione di me stessa.
Non è stato amore a prima vista, ci sono voluti un paio d' anni prima che l' architettura mi si attaccasse addosso come una seconda pelle, non ero riuscita a comprenderla fino infondo perché vedevo i mie compagni cucirsi addosso l' abito da architetto e renderlo uno stile di vita.
Io proprio non ci riuscivo, io non riuscivo a cambiare il mio essere per moda o costume, pensavo non facesse per me.
Il mio secondo anno di triennale, l' anno dell erasmus a Monaco, fu illuminante poiché in Germania l' architetto non era un Esteta come a Venezia, l' architetto non era solo ARCHITETTO vestito in nero, era libero di essere scalzo, colorato e allegro. Ed è stato lì che ho iniziato a fare l' amore con l' architettura.
Quando sono tornata in italia mi sentivo diversa e consapevole, avevo un mio stile di progetto che spesso non era compreso poiché non conforme alla scuola di Venezia ancora troppo radicata al passato e alle tradizioni. Avevo iniziato a vedere l' architettura come un mondo poliedrico che spazia dal design, alla grafica, all' arte e ho incamerato tutti questi elementi rielaborandoli e convergendoli in un unica direzione.
E' stata proprio la libertà che ho trovato a Monaco che mi ha spinta a ritornarci per continuare ad ampliare le mie conoscenze e le mie espressioni.
E' stato proprio il mio secondo erasmus che mi ha fatta avvicinare alla psicologia legata all' architettura. Molto spesso gli studenti si affidano solo al "bello" quando si tratta di progettare un edificio, mettendo da parte l' impatto che il nostro lavoro lascia nella vita di chi ne usufruisce.
E' da li che è nata la mia passione per l' healthcare architecture legata alla psicologia; sentivo di dover creare ambienti più consoni alle esigenze di persone che stanno vivendo momenti di disagio come persone malate di cancro o di alzheimer.
L' architettura può essere terapeutica, bisogna solo saperla usare.
L' ardore che mi spingeva verso queste tematiche era fortissimo, frutto di una mia sensibilità verso temi di questo genere.
Pensavo di aver trovato la mia dimensione.